Lettori fissi

mercoledì 31 ottobre 2012

Castello di Bran -Romania-


Castello di Bran -Romania-

 
 
 
 


Il Castello di Bran (Törzburg in Lingua tedesca e Törcsvár in Lingua ungherese), presso il villaggio di Bran (vicino Brasov) è un monumento nazionale della Romania. La fortezza sorge sull'antico confine tra la Transilvania e la Valacchia.

Il Castello di Bran ha ispirato la descrizione del castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, ma non è il vero maniero storicamente appartenuto al voivoda (principe) Vlad III di Valacchia. Il vero Castello Dracula è l'ormai distrutto Castello di Poenari.

Leggenda:
 Il “vampiro dei Carpazi” più comunemente conosciuto come “Dracula”, è nato da un mito, da una immagine che è stata mediatizzata dal 1488 con “Le favole tedesche di Dracula voivoda” apparsa a Norimberga e illustrata da xilografie. Questa esagerazione del personaggio è merito degli ecclesiastici appartenenti all’ordine dei benedettini, cappuccini e altre, i quali si sono rifiutati al subordinamento per le leggi dello stato imposte dal grande principe. Il monaco Iacob, autore del manoscritto trovato nel 1462 nel monastero di San Galin in Svizzera, sembra questo il più vecchio documento sulla campagna anti-dracula.

Dalla fusione di favole tedesche e folclore, Vlad Tepes-Dracula, è divenuto il più famoso personaggio della Transilvania del XV secolo.

L’irlandese Bram Stoker (1847-1912) ha usato diverse informazioni sulle risorse locali della Transilvania e anche inglese per creare il suo romanzo “Dracula”, il primo vampiro della storia della letteratura con il libro “Del Principe di Valacchia e Moldavia” (1820) dove veniva fatta menzione del principe Dracula e della sua lotta contro i turchi. Quello che era importante per Stoker (sopra al nome c’era la nota dell’autore) il quale precisa che “Dracula” significa in romeno “il diavolo”, benché avesse avuto l’intenzione nominare il personaggio “Il conte Vampire”, il nome di Dracula era piu adatto.
 Nella cinematografia Dracula e la Transilvania luogo dove sorge il misterioso castello con i vampiri nel bel mezzo di una fitta e buia foresta, è diventato il set di oltre 750 produzioni tra film e documentari. Quello più famoso, realizzato dal regista Francisc Ford Coppola “Dracula”, (1992) ha realizzato un vero e proprio capolavoro, destinato a vincere il tempo e la conoscenza universale.
 Le leggende hanno ristabilito la verita su Vlad Tepes ed è citato, nel libri storici, come un personaggio corretto, giustiziere, il principe del quale, nel periodo del suo regno, potevi bere acqua dalla fontana della fortezza Targoviste, con un coppa d’oro massiccio senza avere il timore che potesse essere rubata, cosi come confermano gli storici rumeni.

martedì 30 ottobre 2012

Monumento del Leone - Lucerna

Monumento del Leone  - Lucerna -

 


Il Monumento del Leone (Löwendenkmal in lingua tedesca), o il Leone di Lucerna, è una scultura a Lucerna, Svizzera, progettato da Bertel Thorvaldsen e realizzata nella pietra da Lukas Ahorn nel biennio 1820-1821. Commemora il sacrificio delle Guardie Svizzere massacrate nel 1792, durante i torbidi della Rivoluzione Francese, quando i rivoluzionari presero d'assalto il Palazzo delle Tuileries a Parigi, Francia (v. Giornata del 10 agosto 1792). Lo scrittore statunitense Mark Twain (1835-1910) ha elogiato la scultura del leone ferito a morte, come "il pezzo di pietra più triste e comovente del mondo.

mercoledì 24 ottobre 2012

Panama: il mistero della valle degli alberi quadrati


Panama: il mistero della valle degli alberi quadrati

 
 
 

.

El Valle de Anton è noto tra gli abitanti di Panama e tra i turisti come valle degli alberi
quadrati. I tronchi che crescono in quell’area, infatti, hanno quattro spigoli, anziché la classica
forma cilindrica. Il curioso fenomeno è noto tra esperti e appassionati di tutto il mondo, ma
nessuno ne è ancora riuscito a dare una spiegazione.
Ora un’equipe dell’Università della Florida ha stabilito che la particolare silhouette dei fusti è dovuta alle speciali condizioni dell’ecosistema della valle. Se gli stessi semi crescessero altrove, dicono gli scienziati, avrebbero una forma diversa.
Rimane però ancora da scoprire quali sono gli elementi specifici che determinano questo piccolo prodigio.

mercoledì 17 ottobre 2012

Festa dei Limoni - Mentone

la Festa dei Limoni di Mentone è senza dubbio uno degli appuntamenti più importanti del panorama francese, in grado di portare in Costa Azzurra circa 200mila visitatori nel periodo di Carnevale. La sua origine si attribuisce ad una leggenda, secondo cui, prima di abbandonare l’Eden, Adamo ed Eva presero con loro un “frutto d’oro” e, dopo un lungo girovagare, approdarono nella Baia di Garavan, un luogo splendido e molto simile al paradiso, dove la coppia decise di seppellire il frutto. Da allora nacquero i limoni a Mentone, oltre alla celebre festa che annualmente rende loro omaggio.

sabato 13 ottobre 2012

Il paese dei murales di Pinocchio


Vernante (Piemonte). Visita al paese dei murales di Pinocchio




Torrenti che danno vita a cascate gorgoglianti, laghi che riflettono un cielo mutevole, una flora fittissima e una fauna curiosa, formata da lupi, marmotte, lepri e ermellini. È questo lo scenario che circonda Vernante, piccolo comune piemontese inserito nel Parco delle Alpi Marittime: tra bellezze naturali e timide testimonianze storico-artistiche, semplici e discrete ma di grande pregio, il paese in provincia di Cuneo è un paradiso che per chi cerca pace e relax, e per chi ha voglia di scoprire le tradizioni dei 1300 abitanti attuali. Inoltre Vernante è il ‘paese di Pinocchio’: non si tratta del famoso ‘paese dei balocchi’, ma del borgo che ha ospitato un noto disegnatore dell’amato burattino.

martedì 9 ottobre 2012

Il Basilisco di Malesco


Il Basilisco di Malesco
La fontana del Basilisco in piazza della Chiesa a Malesco (VB)




La leggenda del Basilisco di Malesco
  
 Da tempi immemorabili, in svariate località alpine, si racconta di

avvistamenti misteriosi riguardanti un rettile, non ben identificato,
dalle proprietà ipnotiche, che semina il terrore tra gli escursionisti
che si addentrano nelle numerose aree alpine ancor oggi incontaminate.
Svizzera, Austria, Italia, hanno fornito nei secoli numerose
testimonianze, favorendo il sorgere di una leggenda tramandata di
generazione in generazione: ancor oggi trova sporadiche segnalazioni fra
gli abitanti della Val Vigezzo, vicino al Parco Naturale della Val Grande
e in particolare tra gli abitanti di Malesco, in provincia di Verbania.
D'altronde la montagna è sempre stata vista nel passato come una sorta di
mostro sacro, una divinità da venerare e da rispettare ricca di diavoli,
draghi e creature malefiche sempre pronte a difendere le zone più
irraggiungibili, impervie e intatte nella loro selvaggia bellezza.

sabato 6 ottobre 2012

Monumento - Tarascon







Monumento - Tarascon

Tarascona (in francese Tarascon) è un comune francese di 13.293 abitanti
situato nel dipartimento delle Bocche del Rodano della regione della
Provenza-Alpi-Costa Azzurra. La città fu con ogni probabilità fondata dai
Greci di Marsiglia.

Lo scrittore Alphonse Daudet vi ha ambientato i suoi tre romanzi

Tartarino di Tarascona (1872), Tartarino sulle Alpi (1885) e Porto
Tarascona (1890).
Secondo la leggenda, Marta di Betania, assieme a sua sorella Maria di
Betania, raggiunse le coste provenzali nel 48, in seguito alle
persecuzioni in patria. Più precisamente approdarono nella zona della
Camargue, una palude alle bocche del Rodano. Oggi in quel punto vi è il
paese di Saintes-Maries-de-la-Mer.

Qui la zona era infestata dalla tarrasque, un mostro che, uscendo dalla

sua tana situata nel letto del fiume Rodano, devastava le campagne. Venne
ammansito da Santa Marta a colpi di preghiere: ad ogni preghiera il
mostro diventava sempre più piccolo.

Quando arrivò a dimensioni tali da risultare innocuo, Marta lo condusse

nella città di Tarascona. Qui però i cittadini terrorizzati uccisero la
creatura. Ancora oggi l'uccisione della tarasque è celebrata a Tarascona
l'ultima domenica di giugno.

la Tarasque: davvero un bel mostro, una sorta di tartarugone

iguaneggiante dal muso un po’ incazzato un po’ terrorizzante.

PANAMA Vol. 2/2

http://www.ipernity.com/doc/jadzia/13509103